La calvizie femminile, definita anche alopecia androgenetica femminile, è la caduta dei capelli nella donna dovuta a cause genetiche, a cui talvolta si aggiungono cause aggravanti di diversa origine (ambientali, alimentari, psicologiche, ecc.).

A differenza della calvizie maschile in cui la caduta si concentra in alcune aree della testa, la caduta di capelli nelle donne si distribuisce più uniformemente su tutta la superficie del cuoio capelluto, oltre l’attaccatura frontale.

La calvizie femminile è stata classificata per la prima volta da Ludwig nel 1977 in 3 gradi che misurano il grado di diminuzione della densità di capelli sul cuoio capelluto delle donne:

I GRADO

La calvizie si presenta come un lieve diradamento dei capelli sulla parte superiore del cuoio capelluto, più o meno marcato a seconda dell’intensità della caduta di capelli;

II GRADO

Donne con diradamento capelli pronunciato. A questo livello la calvizie ha già un impatto estetico negativo e psicologicamente debilitante;

III GRADO

Calvizie femminile con diradamento esteso su tutta la parte superiore della testa;

Inoltre si parla di calvizie avanzata quando si verifica un grave diradamento esteso su tutto il capo e calvizie frontale con grave recessione frontale, entrambe sono condizioni molto rare nella donna.