Più dell’80% dei trapianti non destinati alla testa riguardano la zona del viso, sono incluse ciglia, sopracciglia, barba e baffi.

Normalmente i pazienti ricorrono ad un trapianto di barba per diverse situazioni conosciute:

– esiti cicatriziali dovuti a traumi;

– bruciature;

– operazioni chirurgiche;

– alopecia da trazione;

– condizioni di Ipotrichia o atrichia congenita;

– esiti cicatriziali post-follicolite;

– alopecia areata estesa.

In alcune situazioni, l’uomo sceglie il trapianto di barba solo per aumentare la densità di barba e baffi.

La barba varia in termini di foltezza a seconda delle etnie: gli uomini indiani e Mediorientali hanno una barba più folta, i Caucasici e gli Africani hanno una media intensità, mentre gli Orientali sono statisticamente meno dotati di peli.

Il viso può essere diviso in due profili: frontale e laterale. In quella laterale possiamo trovare la barba sulle guance, basette fino alla mascella e alla zona sotto-mandibolare.

Nel frontale troviamo invece le zone più folte: i peli della zona del mento e del sotto-labiale (comunemente pizzetto). Normalmente fanno parte della barba anche i peli presenti sul collo, sotto il mento e la mascella; non si preferisce operare in queste zone per dare priorità ad altre.

Sostanzialmente non ci sono differenze tra il trapianto dei capelli e il trapianto della barba, i principi generali sono uguali ma la procedura avviene in modo diverso.