L’alopecia cicatriziale è considerata irreversibile ed è causata dalla distruzione del follicolo pilifero con conseguente impossibilità di ricrescita dei capelli.
Nelle donne la zona più colpita dalla perdita di capelli è la sommità del capo e nella maggior parte dei casi non assistiamo alla scomparsa totale della capigliatura ma ad un forte diradamento.
L’alopecia cicatriziale può essere asintomatica o, come spesso avviene, accompagnata da pruriti, bruciori e dolore che si va via via intensificando con il progredire della malattia.
Tuttavia, sebbene l’alopecia cicatriziale si presenti con arrossamento della pelle nelle zone colpite o con desquamazione del cuoio capelluto, non è delineata da una evidente infiammazione dato che il tessuto che distrugge i sacchi follicolari si trova sotto la pelle.
L’alopecia cicatriziale può essere primaria o secondaria.
Nel primo caso la distruzione del follicolo pilifero, sostituito da tessuto cicatriziale, avviene in conseguenza di un processo infiammatorio distruttivo causato da una vera patologia.
Nel secondo caso, invece, l’atrofia del bulbo avviene a causa di un fattore esterno come ad es. un incidente o una lesione a seguito di bruciature, infezioni gravi, tumori o massicce radiazioni.