L’alopecia areata è una patologia del cuoio capelluto molto comune che si manifesta tramite una caduta di capelli che porta alla formazione di chiazze completamente glabre e asintomatiche, tendenzialmente ovaliformi o circolari.
Solo in rari casi la pelle si manifesta eritematosa.
La condizione può essere reversibile, ma circa nel 20% dei pazienti affetti, la caduta si estende all’intero cuoio capelluto (si parla di alopecia totale), mentre nell’1% interessa anche i peli del corpo, quali sopracciglia, ciglia, peli delle ascelle, delle gambe e delle braccia, del pube (alopecia universale).
La malattia può manifestarsi a qualsiasi età, ma gli individui più a rischio sono giovani uomini e donne in età prepuberale e persone tra i 20 e i 40 anni.
L’alopecia areata non causa alcun danno a livello fisico, ma ha un fortissimo impatto sulla sfera psicologica del paziente.
Tra le varie cause ricordiamo:
-Fattori immunologici: sembra che un’anomalia del sistema immunitario porti l’organismo ad attaccare i follicoli piliferi causando la caduta dei capelli;
-Fattori chimici e farmacologici: alcuni farmaci antidepressivi hanno dimostrato di avere, tra gli effetti collaterali, la capacità di causare una forma repentina di alopecia areata;
-Stagionalità: in caso di alopecia areata recidivante, la ricaduta avviene molto spesso durante l’autunno e l’inverno. Ancora oggi vi sono molti studi in atto per provare questa ipotesi.
-Fattori psicologici: lo stress è sempre indicato tra le cause della patologia. In realtà una condizione di disagio psicologico può certamente contribuire ad un malessere generale dell’organismo, ma non sono ancora state identificate delle vere correlazioni tra alopecia areata e fattori psicologici.
Le difficoltà nell’individuare le cause della malattia, causano l’impossibilità di definire un piano terapeutico efficace contro l’alopecia areata.