La calvizie femminile è poco presente in gravidanza, perché di solito, durante la gestazione, la chioma tende ad essere più ricca e rigogliosa, sia per il notevole aumento di ormoni femminili quali estrogeni e progesterone, sia per l’alimentazione che la futura mamma seguirà.
Il bisogno di cibo in gravidanza cresce, e di conseguenza aumentano anche le sostanze nutritive presenti nell’organismo, che aiutano a mantenere sani il cuoio capelluto e i capelli.
In particolare, l’ideale sarebbe preferire soprattutto proteine, contenute in grandi quantità nella carne magra, nel pesce, nelle uova, nei latticini.
In gravidanza devono essere evitati salumi, insaccati, cibo di origine animale poco cotto o addirittura crudo, alcolici. Tutti questi elementi, che rischiano di far male al feto, in realtà possono danneggiare anche la chioma. Proprio perché durante la gestazione di solito non vengono mai consumati, ciò sarà vantaggioso per la capigliatura.
La calvizie femminile può essere provocata o aggravata da una serie innumerevoli fattori e tra questi c’è anche il post-partum.
Una volta che il bambino nasce, la mamma subirà un calo di ormoni tale da poter determinare una caduta notevole di capelli, nei 3 o 4 mesi successivi al parto. Sebbene ciò sia un processo del tutto naturale, è tuttavia possibile contrastarlo continuando a nutrirsi in modo regolare, sano ed equilibrato.
I componenti che non dovrebbero mai mancare sono calcio, iodio, zinco e rame, ma anche vitamine come quelle del gruppo B e C. Importantissimi inoltre i cibi ricchi di Omega 3, come il pesce azzurro. A tutto ciò non si deve mai dimenticare di aggiungere una corretta idratazione.
Come si è visto, sebbene una situazione di diradamento dei capelli sia possibile durante il post-partum, cercare di contrastarla già a partire dalla gestazione è molto importante.