Come la pelle, organo sociale per eccellenza, da sempre anche i capelli rappresentano la bellezza e il fascino attestandosi come simbolo di virilità nell’uomo e di seduzione nella donna.
Senza dubbio la preoccupazione più diffusa, per le donne, ma ultimamente anche per gli uomini, è la comparsa dei capelli bianchi. Non tanto per una questione estetica, quanto più perché sono un segno evidente degli anni che passano!
Sembra che le ultime ricerche svelino che la responsabilità è dello stress ossidante, che danneggia i melanociti (cellule-producenti del pigmento).
Un altro problema che affligge una discreta percentuale di uomini e donne è la caduta dei capelli.
Normalmente si perdono dai 30 ai 100 capelli al giorno, che ricrescono in uguale misura.
In alcuni casi, tuttavia, il bilancio è negativo oppure la caduta è più pronunciata: ne consegue, quindi, un diradamento o, peggio, la calvizie.
Il disagio femminile si limita alla riduzione della quantità e all’assottigliamento, mentre per gli uomini si spinge fino a lasciare la testa completamente priva di capelli.
Per le donne l’alopecia (il risultato della caduta dei capelli) è di solito reversibile e legata a periodi particolari della vita, mentre per molti uomini questo problema è irreversibile poiché i bulbi piliferi, sopratutto quelli situati nella zona frontale e all’apice della testa, sono soggetti all’azione di una proteina che attiva il testosterone, trasformandolo in un ormone dall’azione deleteria per i capelli.
Se per la donna una chioma poco folta può essere un problema, per gli uomini una testa completamente rasata impressiona positivamente: suggerisce infatti che il suo proprietario tiene a cuore la propria igiene personale, e quindi la propria socialità.