Perdere i capelli è fonte di preoccupazione non solo per gli uomini ma anche, sempre più spesso, per le donne.

Stempiature che si accentuano, aree in cui la chioma diventa diradata possono intaccare la qualità di vita, generando ansia e disagio.

Oggi la medicina cosiddetta rigenerativa offre la possibilità di trattamenti innovativi per contrastare la caduta dei capelli e persino, in alcuni casi, favorirne la ricrescita.

Tra questi le iniezioni di PRP (Plasma arricchito di piastrine).

Si tratta di una tecnica di biorivitalizzazione che utilizza il sangue della stessa persona, prelevato e opportunamente trattato. Il concentrato di piastrine si usa da molti anni, con successo, come rigenerante di tessuti danneggiati.

Una piccola quantità di sangue viene prelevata e centrifugata in una speciale apparecchiatura per separare i globuli rossi dalla parte contenente plasma e piastrine, piccole cellule del sangue ricche di fattori di crescita.

Questa parte viene poi trattata con una sostanza che favorisce la proliferazione delle piastrine. Il plasma ad alto contenuto di piastrine viene poi re-iniettato sotto cute, nel caso dei capelli nel cuoio capelluto, con microiniezioni

Nel caso dei capelli, il PRP, agisce andando a stimolare l’attività dei follicoli piliferi.

Questo si traduce in diversi effetti: può contribuire al rinvigorimento dei capelli, può aiutare a rallentare la caduta dei capelli e, in alcuni casi, può favorirne anche la ricrescita.

I migliori risultati si ottengono quando il follicolo è ancora aperto e il bulbo non è atrofizzato. Ovviamente, più tempestivamente si interviene, meglio è.