Sono circa 4 milioni le donne in Italia che soffrono di perdita di capelli.
Il problema si manifesta con una serie di fenomeni tra i quali i più comuni sono un considerevole aumento della caduta dei capelli stessi e, molto spesso, un loro evidente assottigliamento fino ad arrivare ad un lento e progressivo diradamento.
Anche nelle donne tra le più importanti cause della perdita di capelli troviamo il Diiddrotestosterone, non è un derivato del testosterone, e la Prostaglandina PGD2, un enzima che “spegne” letteralmente i follicoli piliferi.
Ma a questo si aggiungono le famose concause personali e altre cause ancora sconosciute.
Ci sono anche diversi fattori già noti come quelli genetici, eccessivo stress o malattie autoimmuni, i cambiamenti ormonali dovuti a menopausa e gravidanze, nonché diete troppo severe, che possono influire infatti sulla salute dei capelli e indebolirli.
Di certo i campanelli d’allarme da tenere sotto controllo sono almeno tre: un lentissimo seppur progressivo diradamento dei capelli, un drammatico aumento della caduta dei capelli stessi o un loro esagerato assottigliamento nel corso del tempo.