La calvizie è una condizione patologica dall’eziologia sconosciuta e caratterizzata dalla perdita progressiva, parziale o totale, dei capelli.
Esistono diversi tipi di calvizie; fra questi si ricordano:
-calvizie stagionale: si tratta di un fenomeno fisiologico che si verifica quando avvengono i cambi di stagione;
-calvizie psicogena: nota anche come “calvizia da stress” oltre alla caduta dei capelli si osservano seborrea, dermatite seborroica a livello del cuoio capelluto, prurito, dolore alla cute dei capelli;
-calvizie areata: è una patologia infiammatoria che interessa i follicoli piliferi. Si caratterizza per una repentina perdita a chiazze dei capelli; tali chiazze hanno generalmente una forma rotondeggiante od ovale.
-calvizie androgenetica: è la forma di calvizie più comune; colpisce con notevole prevalenza i soggetti di sesso maschile, ma anche le donne possono esserne interessate.
Inoltre la calvizie può essere classificata per stadi:
– stadio I :arretramento simmetrico a livello fronto-temporale che può eventualmente essere seguito da un arretramento della linea frontale;
-stadio II: accentuazione dello stadio precedente con un lieve arretramento a livello della linea frontale unito a un diradamento del vertice;
-stadio III: le zone alopeciche anteriore e posteriore hanno la tendenza a confluire;
-stadio IV: si ha la definitiva alopecia sia a livello fronto-parietale sia a livello del vertice;
-stadio V: è simile al precedente, ma la corona residua è di dimensioni più ridotte.
I medici per misurare lo stadio di calvizia del paziente si affidano alla scala Norwood.