Una bella giornata di sole ci mette allegria, una giornata di pioggia ci mette tristezza.

Come il nostro umore oscilla a seconda del tempo, anche il nostro corpo si adatta ai cambiamenti climatici.

I primi a stressarsi sono i capelli che si possono indebolire.

La perdita dei capelli aumenta in base al variare della temperatura e delle ore di luce, innescando il naturale meccanismo di ricambio.

Il problema riguarda sia gli uomini sia le donne, vecchi e giovani: fino alla fine di novembre, così come tra marzo e aprile si perdono dei capelli in più rispetto al resto dell’anno.

L’elemento che più influisce sui nostri capelli durante i mesi invernali è dato dal passaggio costante da luoghi riscaldati a luoghi freddi e dalla elettricità nei capelli.

Anche il vento può danneggiare i capelli.

L’esposizione prolungata in luoghi fortemente ventilati può favorire la formazione di nodi e increspature.

Il vento fa sbattere i capelli l’uno contro l’altro: questo movimento rende ruvida la corteccia e permette ai capelli di agganciarsi fra di loro, portando alla formazione dei nodi e può danneggiare la parte finale del capello creando le doppie punte.